Amministrazione di risorse, font e colori delle applicazioni Ogni utente ha la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di colori e di font per la visualizzazione delle applicazioni, usando la Gestione degli stili o personalizzando le risorse appropriate. In questo capitolo vengono descritte le procedure da seguire per personalizzare le risorse dei font e dei colori. Viene inoltre spiegato come specificare le traduzioni degli stili per le applicazioni del widget DtEditorUNIX, associazioni dei tasti, come l'Editor di testo (dtpad) e la Gestione posta (dtmail), e come specificare alternative per le combinazioni di accesso rapido delle applicazioni del widget DtEditor che entrano in conflitto con queste traduzioni Impostazione delle risorse delle applicazioni<indexterm> <primary>applicazioni</primary><secondary>risorse, Vedere risorse<</secondary> </indexterm><indexterm><primary>$nopage></primary></indexterm><indexterm> <primary>risorse</primary><secondary>impostazione</secondary></indexterm> Le risorse vengono usate per impostare determinati aspetti e comportamenti dalle applicazioni. Ad esempio, alcune risorse della Gestione degli stili (dtstyle) permettono di specificare le directory in cui il sistema deve cercare i file contenenti le informazioni sulle tavolozze di colori: dtstyle*paletteDirectories: /usr/dt/palettes/C \ DirectoryIniziale/.dt/palettes risorseapp-defaults app-defaultsuso per le applicazioni del desktopI file che contengono le impostazioni predefinite per le applicazioni del desktop si trovano nella directory /usr/dt/app-defaults/lingua. Come impostare le risorse a livello di sistema<indexterm><primary>risorse</primary><secondary>di sistema</secondary></indexterm> Aggiungere le risorse desiderate al file /etc/dt/config/lingua/sys.resources, filesys.resources. (Se necessario, creare il file.) Ad esempio, se in /etc/dt/config/C/sys.resources si specifica: Applicazione*risorsa: valore l'impostazione Applicazione*risorsa verrà applicata alla caratteristica RESOURCE_MANAGER di tutti gli utenti al login successivo. Come impostare risorse personali<indexterm><primary>risorse</primary> <secondary>personali</secondary></indexterm> Aggiungere le risorse desiderate al file DirectoryIniziale/.Xdefaults..Xdefaults, file[Xdefaults, file] Fare doppio clic su “Ricaricare risorse” nel gruppo Strumenti_desktop. Caricamento delle risorse Le risorse vengono caricate all'avvio di ogni sessione dalla Gestione delle sessioni. Per informazioni sul modo in cui avviene il caricamento delle risorse in RESOURCE_MANAGER, vedere . Definizione di associazioni UNIX<indexterm><primary>UNIX, associazioni dei tasti</primary></indexterm><indexterm><primary>DtEditor, traduzioni degli stili</primary></indexterm> Nell'impostazione predefinita, le associazioni UNIX non sono abilitate. Come specificare traduzioni in stile<indexterm><primary>EMACS, traduzioni</primary></indexterm> EMACS La procedura descritta qui di seguito permette di specificare: Traduzioni in stile EMACS per le applicazioni del widget DtEditor, come l'Editor di testo (dtpad) e la Gestione posta (dtmail) del desktop. Alternative per le combinazioni di accesso rapido delle applicazioni del widget DtEditor che entrano in conflitto con queste traduzioni. Aggiungere la riga seguente al file DirectoryIniziale/.Xdefaults: #include "/usr/dt/app-defaults/lingua/UNIXbindings" dove lingua è il valore della variabile d'ambiente LANG. Riavviare la sessione. Come modificare le traduzioni in stile EMACS Inserire il contenuto del file /usr/dt/app-defaults/lingua/UNIXbindings in DirectoryIniziale/.Xdefaults. Editare le associazioni nel file .Xdefaults. Al termine, riavviare la sessione. Associazioni UNIX incluse nel file<indexterm><primary>UNIXbindings, file</primary></indexterm> UNIXbindings Il file /usr/dt/app-defaults/lingua/UNIXbindings contiene le seguenti associazioni: Quando sono abilitate le associazioni UNIX, il tasto Delete cancella il carattere precedente, mentre Shift-Delete cancella il carattere successivo. La elenca le impostazioni prioritarie di dtpad per le combinazioni di accesso rapido che entrano in conflitto con le associazioni UNIX. Impostazioni prioritarie di <command>dtpad</command> Combinazione di accessorapido e relativo testoImpostazione prioritaria Dtpad*fileMenu.print.acceleratorText: Dtpad*fileMenu.print.accelerator: Dtpad*editMenu.undo.acceleratorText: Ctrl+_ Dtpad*editMenu.undo.accelerator: Ctrl<Key>_ Dtpad*editMenu.paste.acceleratorText: Shift+Insert Dtpad*editMenu.paste.accelerator: Shift<Key>osfInsert Dtpad*editMenu.selectAll.acceleratorText: Ctrl+/ Dtpad*editMenu.selectAll.accelerator: Ctrl<Key>/
La elenca le impostazioni prioritarie della finestra di composizione di dtmail per le combinazioni di accesso rapido che entrano in conflitto con le associazioni UNIX. Impostazioni prioritarie della finestra di composizione di <command>dtmail</command> Combinazione di accesso rapido e relativo testoImpostazione prioritaria Dtmail*ComposeDialog*menubar*Edit.Undo.acceleratorText: Ctrl+_ Dtmail*ComposeDialog*menubar*Edit.Undo.accelerator: Ctrl<Key>_ Dtmail*ComposeDialog*menubar*Edit.Paste.acceleratorText: Shift+Insert Dtmail*ComposeDialog*menubar*Edit.Paste.accelerator: Shift<Key>osfInsert Dtmail*ComposeDialog*menubar*Edit.Find/Change.acceleratorText: Ctrl+S Dtmail*ComposeDialog*menubar*Edit.Find/Change.accelerator: Ctrl<Key>s
Le traduzioni sotto elencate forniscono associazioni per il tasto Meta e i controlli EMACS (stile GNU) ed alcune altre associazioni. Ove appropriato, è possibile usare il tasto Shift insieme alla normale combinazione per invertire la direzione dell'operazione. Ad esempio, poiché Ctrl+F sposta il cursore di un carattere in avanti, Ctrl+Shift+F lo sposterà di un carattere all'indietro. Le associazioni aggiuntive sono: Ctrl+virgola backward-word Ctrl+Shift+virgola forward-word Ctrl+punto forward-word Ctrl+Shift+punto backward-word Ctrl+Return end-of-file Ctrl+Shift+Return beginning-of-file GNU EMACS associa al tasto Delete la funzione delete-previous-character() anziché delete-next-character(). Meta+F è normalmente la combinazione di accesso al menu File, perciò l'associazione con forward-word() verrà ignorata. Per forward-word, usare una delle altre combinazioni associate (ad esempio, Ctrl+punto). La elenca le traduzioni per DtEditor.text Traduzioni per <filename>DtEditor.text</filename> Modificatore TastoRoutine dell'azione c ~s <Key>a: beginning-of-line()\n\ c s <Key>a: end-of-line()\n\ c ~s <Key>b: backward-character()\n\ c s <Key>b: forward-character()\n\ c ~s <Key>b: backward-character()\n\ c s <Key>b: backward-word()\n\ m ~s <Key>b: backward-word()\n\ m s <Key>b: forward-word()\n\ c ~s <Key>d: delete-next-character()\n\ c s <Key>d: delete-previous- character()\n\ m ~s <Key>d: kill-next-word()\n\ m s <Key>d: kill-previous-word()\n\ c ~s <Key>e: end-of-line()\n\ c s <Key>e: beginning-of-line()\n\ c ~s <Key>f: forward-character()\n\ c s <Key>f: backward-character()\n\ m ~s <Key>f: forward-word()\n\ m s <Key>f: backward-word()\n\ c <Key>j: newline-and-indent()\n\ c ~s <Key>k: kill-to-end-of-line()\n\ c s <Key>k: kill-to-start-of-line()\n\ c <Key>l: redraw-display()\n\ c <Key>m: newline()\n\ c s <Key>n: process-up()\n\ c ~s <Key>n: process-down()\n\ c <Key>o: newline-and-backup()\n\ c ~s <Key>p: process-up()\n\ c s <Key>p: process-down()\n\ c ~s <Key>u: kill-to-start-of-line()\n\ c s <Key>u: kill-to-end-of-line()\n\ c ~s <Key>v: next-page()\n\ c s <Key>v: previous-page()\n\ m ~s <Key>v: previous-page()\n\ m s <Key>v: next-page()\n\ c <Key>w: kill-selection()\n\ c ~s <Key>y: unkill()\n\ m <Key>]: forward-paragraph()\n\ m <Key>[: backward-paragraph()\n\ c ~s <Key>comma: backward-word()\n\ c s <Key>comma: forward-word()\n\ m <Key>\\<: beginning-of-file()\n\ c ~s <Key>period: forward-word()\n\ c s <Key>period: backward-word()\n\ m <Key>\\>: end-of-file()\n\ c ~s <Key>Return: end-of-file()\n\ c s <Key>Return: beginning-of-file()\n\ ~c ~s ~m ~a <Key>osfDelete: delete-previous- character()\n\ ~c s ~m ~a <Key>osfDelete: delete-next-character()
Amministrazione dei font<literal><indexterm><primary>font</primary><secondary>amministrazione</secondary></indexterm></literal> Usando il riquadro di dialogo Font della Gestione degli stili è possibile selezionare la dimensione del font desiderata per tutte le applicazioni. È anche possibile specificare i font dalla riga comandi, oppure usare le risorse disponibili per: Impostare le risorse dei font per le singole applicazioni Specificare l'uso di font diversi nel riquadro di dialogo Font Il font è lo stile con cui i caratteri di testo vengono stampati o visualizzati. Il desktop comprende una serie di font in diversi stili e dimensioni. Un font a mappa di bitfonta mappa di bitfonta mappa di bit è formato da una matrice di punti. (Nella configurazione predefinita, la Gestione degli stili utilizza solo font a mappa di bit.) Ogni font è contenuto interamente in un file. Tuttavia, sono necessari molti file per avere una gamma completa di dimensioni, stili e corpi. I font possono essere specificati come valori delle risorse e come parametri dei comandi. Per richiedere il font desiderato si utilizza normalmente il nome XLFD (X Logical Font DescriptionfontX Logical Font DescriptionX Logical Font Description). In seguito alla richiesta, il sistema ricerca il font che più si avvicina alla descrizione fornita. Impostazione delle risorse per i font nel desktop<indexterm><primary>risorse</primary><secondary>font</secondary></indexterm><indexterm><primary>font</primary><secondary>impostazione delle risorse</secondary></indexterm> Il riquadro di dialogo Font della Gestione degli stili permette di impostare i font (fino a sette dimensioni) per il testo inserito nelle finestre, le etichette dei pulsanti ed altri elementi. Risorse impostate dal riquadro di dialogo Font<indexterm><primary>Font, riquadro di dialogo</primary></indexterm> Quando si seleziona un font, il sistema scrive le seguenti risorse nella caratteristica RESOURCE_MANAGER: SystemFont: questa risorsa viene usata per le barre dei menu, le finestre dei menu, i pulsanti di azione e di selezione e le etichette. Essa imposta a sua volta la seguente risorsa: *FontList Font visualizzato nelle aree di sistema dei client del desktop e di altri client creati con il toolkit Motif. UserFont: questa risorsa viene usata per il testo inserito nelle finestre. Essa imposta a sua volta le seguenti risorse: *Font, risorsaFont Supporta le versioni precedenti delle applicazioni X *FontSet, risorsaFontSet Impostazione primaria *XmText*FontList, risorsaXmText*FontList Font visualizzato nei riquadri di inserimento del testo *XmTextField*FontList, risorsaXmTextField*FontList Font visualizzato nei riquadri di inserimento del testo Risorse usate dal riquadro di dialogo Font I font utilizzati per ogni elemento selezionato nel riquadro di dialogo Font sono specificati nel file di risorse /usr/dt/app-defaults/Dtstyle. È possibile specificare fino a sette dimensioni. NumFonts, risorsafont numero, Gestione degli stiliNumFonts Numero delle dimensioni del font nel riquadro di dialogo Font SystemFont[1-7] fontdi sistema, Gestione degli stili Risorse che assegnano un font specifico a un elemento del riquadro di dialogo Font selezionato per SystemFont UserFont[1-7] fontutente, Gestione degli stili Risorse che assegnano un font specifico a un elemento del riquadro di dialogo Font selezionato per UserFont I font predefiniti per queste risorse sono stati scelti per la loro leggibilità su diversi tipi di schermo. Se si desidera utilizzare un font specifico per un'applicazione, impostare il font usando una risorsa dell'applicazione anziché modificare i font predefiniti del desktop. Per maggiori informazioni sui font delle applicazioni, vedere le pagine di spiegazioni DtStdAppFontNames(5)e DtStdInterfaceFontNames(5). Come visualizzare l'elenco dei font disponibili<indexterm><primary>font</primary><secondary>elenco dei font disponibili</secondary></indexterm> Digitare il comando seguente: xlsfonts [-opzioni ] [-fn schema] Verranno visualizzati tutti i font disponibili sul sistema, elencati con i nomi XLFD e i relativi alias. I font a mappa di bit conterranno un valore in tutti i quattordici campi XLFD. I font scalabili presenteranno un valore zero in corrispondenza di PixelSize, PointSize, ResolutionX e ResolutionY. Per verificare la presenza di un font specifico, usare la funzione di ricerca per schemi di xlsfonts. Usare caratteri speciali per le parti dei nomi di cui non si ricerca una corrispondenza esatta. Se xlsfonts non restituisce alcun font che inizi per dt, significa che il percorso di ricerca dei font non include i font del desktop. Per includere nella ricerca anche i font del desktop, digitare il comando seguente: xset +fp nome_directory dove nome_directory è la directory che contiene i font del desktop. La directory predefinita che viene impostata all'avvio delle sessioni è /usr/dt/config/xfonts/ lingua. Per maggiori informazioni, vedere: Le pagine di spiegazioni xset e xlsfonts elencano le opzioni disponibili. Il manuale Using the X Window System contiene gli alias dei font e descrive il client xset. Come specificare i font dalla riga comandi Per specificare un font per un client specifico, usare l'opzione -xrm dalla riga comandi. Ad esempio: nome_applicazione -xrm "*bitstream-charter-medium-r-normal-8-88-75-75-p-45-iso8859-1" Definizioni XLFD (X Logical Font Description)<indexterm><primary>font</primary><secondary>X Logical Font Description</secondary></indexterm> Ogni font viene specificato con quattordici caratteristiche diverse, separate da trattini (-). Questo tipo di definizione viene detta XLFD (X Logical Font Description). In alcuni casi, una delle caratteristiche può essere sostituita con un simbolo *, e un carattere all'interno di una caratteristica può essere sostituito con il simbolo ?. La elenca le specifiche della stringa di definizione dei font. La sequenza delle stringhe che definiscono le caratteristiche di un font è la seguente:fontstringhe delle caratteristiche "-Produttore-NomeFamiglia-Spessore- Inclinazione-Larghezza-Stile-DimensionePixel- DimensionePunti-RisoluzioneX-RisoluzioneY-Spaziatura- LarghezzaMedia-RegistrazioneSetCaratteri-CodificaSetCaratteri" Stringhe di definizione delle caratteristiche di un font Stringa Definizione Produttore Stringa che identifica l'autore del font NomeFamiglia Stringa che identifica il marchio registrato del font Spessore Stringa che specifica lo spessore relativo del font, ad esempio “bold” Inclinazione Codice che descrive la direzione di inclinazioneR (Roman – nessuna inclinazione)I (Italic – inclinazione verso destra)O (Oblique – inclinazione verso destra)RI (Reverse Italic – inclinazione verso sinistra)RO (Reverse Oblique – inclinazione verso sinistra) Larghezza Stringa che descrive la larghezza del font, ad esempio “compressed” o “expanded” Stile Stringa che fornisce altre informazioni necessarie per identificare il font in modo univoco DimensionePixel Numero intero indicante la dimensione di un quadratone in pixel DimensionePunti Numero intero indicante la dimensione di un quadratone in punti decimali RisoluzioneX Numero intero indicante la risoluzione orizzontale in pixel RisoluzioneY Numero intero indicante la risoluzione verticale in pixel Spaziatura Codice che specifica la spaziatura tra le unitàM (Monospazio -- pass fisso)P (Spazio proporzionale -- passo variabile)C (Cella del carattere) LarghezzaMedia Numero intero indicante la larghezza media in 1/10 pixel RegistrazioneSetCaratteri Stringa che identifica l'ente che ha registrato la codifica del font CodificaSetCaratteri Stringa che identifica il set di caratteri nel registro specificato
Esempio Il seguente nome XLFD descrive un font di nome charter, prodotto da Bitstream, che supporta la codifica standard ISO8859-1: -bitstream-charter-medium-r-normal--8-80-75-75-p-45-iso8859-1 Il font ha uno spessore medio, non ha inclinazione ed ha una larghezza normale. È proporzionale, con un quadratone di 8 pixel o 8.0 punti. Sia la risoluzione orizzontale che quella verticale sono di 75 pixel. La larghezza media dei caratteri è di 45 decimi di pixel o 4,5 pixel. Alcune parti di questa stringa possono essere sostituite con caratteri speciali. Il sistema utilizzerà il primo font che troverà corrispondente alle parti specificate. Se ciò che si desidera è semplicemente un font charter di otto pixel, si può usare la stringa seguente: *-charter-*-*-*-*-8-*
Amministrazione dei colori<indexterm><primary>colori</primary><secondary>amministrazione</secondary></indexterm> Questa sezione descrive: Il modo in cui la Gestione degli stili imposta i colori per la visualizzazione. Le risorse utilizzate dalla Gestione degli stili per controllare l'uso dei colori nel desktop. <indexterm><primary>tavolozze</primary></indexterm><indexterm><primary>colori</primary><secondary>tavolozze</secondary></indexterm>Tavolozze di colori Una tavolozza è formata da diversi set di colori. I set di colori della tavolozza corrente sono mostrati nel riquadro di dialogo Colori della Gestione degli stili. Ogni tavolozza è definita in un file. La risorsa paletteDirectories specifica le directory che contengono i file delle tavolozze. Nella configurazione predefinita, questa risorsa contiene le seguenti directory:coloriset di colori Tavolozze predefinite: /usr/dt/palettes Tavolozze di sistema: /etc/dt/palettes Tavolozze personali: DirectoryIniziale/.dt/palettes <indexterm><primary>set di colori</primary></indexterm>Set di colori Ogni set di colori della tavolozza corrente è rappresentato da un pulsante nel riquadro di dialogo Colori della Gestione degli stili. Ogni colore è identificato da un ID — un numero da 1 a 8 — all'interno del set.
ID dei colori per HIGH_COLOR
coloririsorseOgni set di colori può contenere fino a cinque colori diversi. Ogni pulsante colorato mostra il colore di sfondo del set. I cinque colori di ogni set rappresentano le risorse per i seguenti componenti:coloriset di colori foreground, risorsaforeground Colore di primo piano della finestra o della cornice di un'applicazione. È sempre bianco o nero. Viene usato generalmente per il testo all'interno delle finestre e per i titoli. background, risorsabackground Colore di sfondo della finestra o della cornice dell'applicazione. topShadowColor, risorsatopShadowColor Colore utilizzato per i bordi superiore e sinistro dei controlli delle applicazioni (pulsanti, ecc.) e delle cornici delle finestre. bottomShadowColor, risorsabottomShadowColor Colore utilizzato per i bordi inferiore e destro dei controlli delle applicazioni e delle cornici delle finestre. selectColor, risorsaselectColor Colore che indica lo stato attivo di determinati controlli, come pulsanti di azione o di selezione. Il numero dei set di colori usato in ogni tavolozza è determinato dalla risorsa colorUse, che può essere impostata usando il riquadro di dialogo “Numero di colori da utilizzare” della Gestione degli stili. Come specificare i valori dei colori<indexterm><primary>colori</primary> <secondary>valori</secondary></indexterm> La Gestione degli stili utilizza valoriRGB, valori RGB per scrivere le informazioni sui colori nei file delle tavolozze. La sintassi per i valori RGB è la seguente: #RedGreenBlue Red, Green e Blue sono numeri esadecimali, ognuno contenente da 1 a 4 cifre, che indicano la quantità utilizzata di quel colore. Ognuno dei colori deve avere lo stesso numero di cifre. Perciò, i valori accettati per i colori possono essere formati da 3, 6, 9 o 12 cifre esadecimali. Ad esempio, il bianco può essere specificato in uno dei modi seguenti: #fff #ffffff #fffffffff #fffffffffffff Gestione degli stiliuso per l' impostazione dei colori colorivalore RGB Per impostare direttamente le risorse dei colori, è possibile usare sia il nome del colore che il suo valore RGB. Il file /usr/lib/X11/rgb.txtrgb.txt, file contiene un elenco di tutti i colori che possiedono un nome. <indexterm><primary>set di colori</primary><secondary>mappatura per gli elementi dello schermo</secondary></indexterm>Mappatura dei set di colori in risorse Il desktop mappa i set di colori nei diversi elementi dello schermo sulla base delle risorse, effettuando le seguenti associazioni: RisorsaElemento dello schermo activeColorSetId, risorsaactiveColorSetId colori cornice della finestra attivaColore della cornice della finestra attiva inactiveFrameColorId, risorsainactiveColorSetId colori cornice delle finestre inattiveColore della cornice delle finestre inattive textColorSetId, risorsatextColorSetId colori aree di inserimento testoAree di inserimento testo primaryColorSetId, risorsaprimaryColorSetId colori finestre delle applicazioniAree di sfondo principali dell'applicazione secondaryColorSetId, risorsasecondaryColorSetId Barra dei menu, menu e riquadri di dialogo dell'applicazione Queste risorse assumono come valore un ID del set di colori. La colorazione degli elementi dello schermo in base agli ID del set di colori permette di passare dinamicamente a un nuovo schema di colori quando si seleziona una nuova tavolozza nella Gestione degli stili. È possibile usare queste risorse per le singole applicazioni. Ad esempio, la riga seguente mostra come raggruppare visivamente tutte le finestre di dtterm usando il set di colori 8 come colore primario. dtterm*primaryColorSetId: 8 <indexterm><primary>set di colori</primary><secondary>impostazioni predefinite</secondary></indexterm><indexterm><primary>colori</primary><secondary>impostazioni predefinite</secondary></indexterm>Assegnazioni predefinite dei set di colori Gli ID dei set di colori usati per gli elementi dello schermo dipendono dall'impostazione del numero di colori nella Gestione degli stili: Più colori per il desktop (8 set di colori): ID del set di colori Elemento dello schermo 1 Colore della cornice della finestra attiva 2 Colore della cornice delle finestre inattive 3 Non utilizzato (configurazione predefinita) 4 Aree di inserimento testo 5 Aree di sfondo principali dell'applicazione 6 Barre dei menu, menu e riquadri di dialogo dell'applicazione 7 Non utilizzato (configurazione predefinita) 8 Sfondo del Pannello principale Più colori per le applicazioni (4 set di colori): ID del set di colori Elemento dello schermo 1 Colore della cornice della finestra attiva 2 Colore della cornice delle finestre inattive 3 Sfondo delle applicazioni e del Pannello principale 4 Aree di inserimento testo Massimo di colori per le applicazioni (2 set di colori): ID del set di colori Elemento dello schermo 1 Cornice della finestra attiva, pulsanti di selezione dello spazio di lavoro 2 Tutti gli altri elementi dello schermo
Controllo dei colori con la Gestione degli stili<indexterm><primary>colori</primary><secondary>controllo con la Gestione degli stili</secondary> </indexterm> La Gestione degli stili permette di cambiare dinamicamente i colori per le applicazioni del desktop ed altre applicazioni integrate. I colori di primo piano e di sfondo impostati dalla Gestione degli stili sono disponibili per le applicazioni non-integrate. Perché un client risponda ai cambiamenti di colore impostati con la Gestione degli stili, esso deve utilizzare la libreria Motif del desktop. I client scritti con altri toolkit non possono cambiare colore in modo dinamico in risposta alle modifiche effettuate nella Gestione degli stili. I nuovi colori impostati per questi client verranno applicati solo riavviando l'applicazione. Non devono esistere altre risorse di colore applicate al client in modo specifico. Questa regola include le risorse specificate dall'utente, quelle definite nei file appdefaults e quelle predefinite dell'applicazione. È possibile definire le risorse secondaryColorSetId primaryColorSetId, risorsa primaryColorSetId e secondaryColorSetId, risorsadei client in modo che utilizzino determinati colori in una tavolozza del desktop. <indexterm><primary>colori</primary><secondary>numero dei colori utilizzati</secondary></indexterm>Numero dei colori usati dalla Gestione degli stili Il numero dei colori usati dalla Gestione degli stili dipende dai valori delle seguenti risorse: colorUse, risorsacolorUse Configura il numero dei colori usati dal desktop. shadowPixmaps Indica al desktop di sostituire i due colori di ombreggiatura con mappe di pixel. foregroundColor Specifica se il colore di primo piano cambia dinamicamente. dynamicColor, risorsadynamicColor Controlla se le applicazioni cambiano colore quando si specifica una nuova tavolozza. La elenca il numero massimo dei colori allocati dal desktopdesktop, numero massimo di colori colorinumero massimo per il desktop . Numero dei colori del desktop Schermo Numero massimo di coloriNumero ricavato da B_W 2 Bianco e nero LOW_COLOR 12 Due set di colori moltiplicati per cinque colori, più bianco e nero MEDIUM_COLOR 22 Quattro set di colori moltiplicati per cinque colori, più bianco e nero HIGH_COLOR 42 Otto set di colori moltiplicati per cinque colori, più bianco e nero
Per determinare il numero massimo di colori: Moltiplicare il numero dei set di colori della tavolozza per il numero di colori di ogni set. Aggiungere 2 (per bianco e nero). Tuttavia, con la seguente configurazione si possono ottenere solo dieci colori nella tavolozza: quattro set di colori per due colori di ogni set ( background e selectColor), più bianco e nero: *colorUse: MEDIUM_COLOR *shadowPixmaps: True *foregroundColor: White Le icone a più colori utilizzano quattordici colori aggiuntivi. <indexterm><primary>colorUse, risorsa</primary></indexterm>Risorsa colorUse<indexterm><primary>risorse</primary><secondary>colorUse</secondary> </indexterm><indexterm><primary>colorUse, risorsa</primary></indexterm> Il valore predefinito della risorsa colorUse è MEDIUM_COLOR. Il valore di questa risorsa influisce sul numero dei set di colori usati in una tavolozza. Il numero dei colori utilizzati per le ombreggiature dipende da altre risorse. Il valore di colorUse influisce anche sull'uso delle icone a più colori HIGH_COLORMEDIUM_COLOR.LOW_COLOR ValoreDescrizione B_W Impostazione “Bianco e nero” della Gestione degli stili Visualizzazione in 1-3 piani di colore Numero dei set di colori: 2 Numero massimo di colori: 2 Numero di colori predefinito: 2 Nessuna icona a più colori LOW_COLOR Impostazione “Massimo di colori per le applicazioni” della Gestione degli stili Visualizzazione in 4-5 piani di colore Numero dei set di colori: 2 Numero massimo di colori: 12 Numero di colori predefinito: 12 Nessuna icona a più colori MEDIUM_COLOR Impostazione “Più colori per le applicazioni” della Gestione degli stili Visualizzazione in 6 piani di colore Numero dei set di colori: 4 Numero massimo di colori: 22 Numero di colori predefinito: 22 Icone a più colori HIGH_COLOR Impostazione “Più colori per il desktop” della Gestione degli stili Visualizzazione in 7 o più piani di colore Numero dei set di colori: 8 Numero massimo di colori: 42 Numero di colori predefinito: 42 Icone a più colori Valore predefinito Il desktop sceglie il valore corretto per lo schermo in uso. (Per ridurre il numero dei colori usati dal desktop per gli schermi “High-color”, la risorsa colorUse viene impostata automaticamente su MEDIUM_COLOR.) <indexterm><primary>shadowPixmaps, risorsa</primary></indexterm>Risorsa shadowPixmaps<indexterm><primary>shadowPixmaps, risorsa</primary></indexterm><indexterm> <primary>risorse</primary><secondary>shadowPixmaps</secondary></indexterm> La risorsa shadowPixmaps indica al desktop di sostituire i due colori di ombreggiatura con mappe di pixel. Queste mappe di pixel miscelano il colore di sfondo con il bianco o con il nero per simulare i valori di ombreggiatura superiore e inferiore. Questo riduce di due il numero dei colori necessari, poiché non occorre allocare le celle per i colori di ombreggiatura.coloricreazione di ombreggiature con le risorse shadowPixmaps ValoreDescrizione True Il desktop crea le mappe di pixel topShadowPixmap e bottomShadowPixmap da usare al posto dei colori di ombreggiatura. False Il desktop utilizza i valori di topShadowColor e bottomShadowColor della tavolozza. Il valore predefinito per shadowPixmaps dipende dall'impostazione della risorsa colorUse e dal supporto hardware per lo schermo. <indexterm><primary>foregroundColor, risorsa</primary></indexterm>Risorsa foregroundColor<indexterm><primary>colori</primary><secondary>impostazione del colore di primo piano</secondary></indexterm> La risorsa foregroundColor specifica il modo in cui il colore di primo piano viene configurato in una tavolozza. foregroundColor, risorsarisorseforegroundColor Impostazione Risultato White Il colore di primo piano è impostato sul bianco. Black Il colore di primo piano è impostato sul nero. Dynamic (Valore predefinito). Il colore di primo piano viene impostato dinamicamente sul bianco o sul nero in base al valore di background. Ad esempio, se lo sfondo è impostato sul giallo o su un altro colore chiaro, il sistema sceglierà per il primo piano il colore nero. Se foregroundColor è impostato su Black o White, il numero dei colori del set viene ridotto di uno, e il colore di primo piano non cambierà in risposta alle modifiche nel colore di sfondo. Il valore predefinito per foregroundColor è Dynamic, salvo i casi in cui il valore di colorUse è B_W. <indexterm><primary>dynamicColor, risorsa</primary></indexterm>Risorsa dynamicColor<indexterm><primary>dynamicColor, risorsa</primary></indexterm> La risorsa dynamicColor determina se i colori delle applicazioni cambiano dinamicamente o meno; determina cioè se i client cambieranno colore con la scelta di una nuova tavolozza. coloricontrollo con la risorsa dynamicColor ValoreDescrizione True I client cambiano colore dinamicamente quando si seleziona una nuova tavolozza. È il valore predefinito. False I client non cambiano colore dinamicamente. Quando si seleziona una nuova tavolozza, i suoi colori verranno applicati solo all'avvio della sessione successiva. Se il valore della risorsa dynamicColor è True, i client che non possono cambiare colore in modo dinamico (applicazioni non-Motif) allocheranno nella mappa dei colori celle diverse rispetto a quelle allocate dai client che cambiano colore dinamicamente, anche se il colore visualizzato sarà lo stesso. Poiché impostando dynamicColor su False tutti i client condividono le stesse celle di colori, con questa impostazione si ridurrà il numero dei colori utilizzati dal desktop.
Impostazione dello spessore delle ombreggiature nelle finestre delle applicazioni<indexterm><primary>risorse</primary><secondary>spessore delle ombreggiature delle finestre</secondary></indexterm><indexterm> <primary>ombreggiature, spessore</primary></indexterm> Le ombreggiature predefinite del desktop usate per i componenti delle finestre delle applicazioni, come i pulsanti o gli elementi attivi, hanno uno spessore di un pixel. Le applicazioni Motif 1.2 utilizzano la stessa risorsa, e quindi lo stesso valore. È possibile tuttavia che altre applicazioni non leggano il valore della risorsa e quindi compaiano in modo diverso sullo schermo. Per impostare lo spessore dell'ombreggiatura al valore di un pixel per le applicazioni non-Motif 1.2: Effettuare il login come superutente. Creare il file /etc/dt/config/lingua/sys.resources file. Specificare la risorsa specifica per l'applicazione in /etc/dt/config/lingua/sys.resources come segue: classe_applicazione*XmCascadeButton*shadowThickness: 1 Per maggiori informazioni su come modificare le risorse predefinite del sistema e specificare nuove risorse per tutti gli utenti del desktop, vedere .